Hai mal di testa frequente e non hai idea del penchè questo dolore ti affligge anche all’improvviso?
Mai sentito parlare di trigger points?
I trigger points rappresentano aree localizzate, irritabili ed altamente sensibili all’interno di un muscolo; sono percepiti come piccoli noduli o cordoni sotto la cute, la quale risulta spesso più calda rispetto le zone circostanti.
La palpazione di questi punti scatena il dolore in altre aree del corpo, seguendo mappe di proiezione prevedibili: la parola “trigger” tradotta in italiano significa infatti “grilletto”, paragonando la pressione su questi punti alla pressione effettuata sul grilletto di una pistola che innesca un dolore profondo e lancinante in sedi distanti.
Premendo sul trigger point il paziente può avvertire una fitta che lo porta a sobbalzare: tale reazione viene definita “segno del salto”.
Le cause di sviluppo dei trigger points non sono ancora chiare, anche se si ritiene che alla base di questo fenomeno vi siano più fattori coesistenti, tra cui stress, ansia, sforzi, posture scorrette mantenute a lungo sia durante l’attività lavorativa che durante il riposo notturno, immobilità, alterazioni metaboliche e deficit di vitamine.
La presenza di trigger points in alcuni muscoli cervicali può causare dolore riferito alla testa, provocando una cefalea tensiva spesso accompagnata da varie sensazioni spiacevoli:
– vertigini
– formicolio
– senso di costrizione alla gola
– fischio nelle orecchie
– ipersalivazione
– lacrimazione eccessiva
– visione offuscata.
Il mal di testa causato dalla presenza di trigger points coinvolge principalmente alcuni muscoli che si inseriscono a livello di capo, collo e spalle: trapezio superiore, sternocleidomastoideo e sub-occipitali.
Il trapezio superiore è un muscolo irritabile che spesso ospita trigger points nelle inserzioni occipitali: il dolore viene riferito dal paziente dietro la testa, nella tempia e a livello della mandibola.
Eventuali trigger points all’interno del muscolo sternocleidomastoideo innescano dolore sull’orecchio, sulla fronte, sopra l’occhio, sul mento e sulla gola. In questo caso i sintomi sono spesso accompagnati da nausea, vertigini, perdita dell’orientamento spaziale e di equilibrio.
Se ci sono trigger points nei muscoli sotto-occipitali il paziente può accusare un forte dolore interno alla testa che spesso coinvolge anche la fronte.
Un approccio multidisciplinare che presume la collaborazione tra medici specialisti, osteopati e fisioterapisti può consentire di individuare come cause del mal di testa la presenza dei punti trigger descritti sopra: i pazienti che soffrono di cefalea tensiva possono trarre notevoli benefici da un trattamento mirato su questi punti, con conseguente miglioramento della sintomatologia dolorosa.
Per disattivare i trigger points è utile ricorrere ad alcune terapie fisiche, come ad esempio la tecarterapia, la quale fornisce un calore omogeneo e diffuso ai tessuti sottocutanei favorendo il rilassamento della muscolatura. Questo trattamento deve essere associato a terapie manuali e terapie manuali osteopatiche: è compito dell’osteopata o del fisioterapista valutare il paziente ed individuare la presenza di punti trigger. La tecnica di digitopressione è la più efficace per disattivarli: il terapista applica una pressione costante e tollerabile sui trigger points per alcuni secondi finché non percepisce un ammorbidimento del nodulo stesso ed una concomitante riduzione del dolore percepito dal paziente.
Se pensi che il tuo mal di testa possa essere dovuto alla presenza di punti trigger all’interno dei muscoli cervicali, rivolgiti ad un’equipe sanitaria composta da medici specialisti, osteopati e fisioterapisti che possano aiutarti a risolvere il tuo problema.