
L’amore può influire sui risultati di un percorso riabilitativo?
Con l’imminente arrivo di San Valentino, ci siamo chiesti se l’AMORE, oltre alle cure mediche e fisioterapiche, potesse influire in un percorso riabilitativo. Proviamo a fare due riflessioni su questo tema.
In questo articolo l’amore che viene preso in considerazione non è solo quello che si riceve da un partner, ma anche dal sostegno familiare, dall’amicizia o da uno sport/una passione che si svolge.
Gli infortuni e le patologie sono degli imprevisti spiacevoli che si presentano nelle nostre vite, e ci costringono ad apportare delle modifiche nel nostro stile di vita, ad esempio abbandonare temporaneamente (o per sempre) ciò che ci faceva sentire vivi, oppure , più semplicemente, dover rinunciare a piccole attività della vita quotidiana, che ci garantivano benessere o anche solo un momento di svago.
Come può l’amore, aiutarci ad affrontare gli spiacevoli imprevisti della vita?
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Riduce lo stress
Partiamo col dire che qualsiasi fonte d’amore presente nelle nostre vite, può aiutarci a ridurre lo stress, l’ansia e la depressione, tutti fattori che molto spesso sono associati alla presenza di patologie croniche.
Inoltre, la presenza di amore, ci fa stare bene anche dal punto di vista emotivo, e poter affrontare un percorso riabilitativo con umore positivo è un buon punto di partenza sul quale costruire un’efficace riabilitazione.
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È fonte di motivazione
L’amore può essere considerato anche un grandissimo motivatore, ed è risaputo che la motivazione in un percorso riabilitativo è un tassello molto importante per poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcuni esempi potrebbero essere l’amore verso uno sport oppure la condivisione di attività con il proprio partner, amici o famiglia che spingono il paziente a dare il massimo durante la riabilitazione per poter tornare al più presto a svolgere ciò che amava fare prima dell’infortunio.

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È fonte di sostegno
Sappiamo che in un percorso riabilitativo, può capitare che si fatichi a vedere dei risultati o che ci siano delle ricadute, in questo caso nel paziente entrano in gioco aspetti emotivamente compromettenti come ad esempio il fatto di demoralizzarsi, la rabbia o la rassegnazione, quindi è molto importante avere qualcuno al proprio fianco che attraverso l’amore e il sostegno, possa motivare il paziente a non mollare.
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Ci fa sentire al sicuro
Inoltre, la sensazione di avere qualcuno al proprio fianco, che ci accompagni in un percorso impegnativo quale quello riabilitativo, oltre il personale sanitario, è fondamentale per nutrire il senso di sicurezza che porta effetti concreti sul percorso stesso.
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Ci permette di accettare in maniera funzionale le nostre limitazioni
Nel caso di infortuni o patologie più gravi, l’amore che si riceve può essere una risorsa per imparare ad accettare le proprie limitazioni e la propria nuova condizione, e da questa consapevolezza ripartire a porsi nuovi obiettivi nella propria vita.
Quindi, l’amore cura?
In conclusione possiamo dire che l’amore non è la cura, ma un fattore che può influire in modo positivo nel percorso riabilitativo di un paziente, agendo soprattutto dal punto di vista psicologico e portando reali vantaggi per il raggiungimento degli obiettivi di cura prefissati.