Il lipedema è una malattia cronica e progressiva del tessuto adiposo, quello che comunemente chiamiamo “grasso”. Questa patologia è dolorosa e spesso invalidante se non viene riconosciuta e trattata con un approccio multidisciplinare.
È importante parlare di lipedema perché purtroppo è una patologia ancora poco conosciuta. Spesso è confusa con linfedema, cellulite oppure obesità, ma l’aspetto estetico è solo una caratteristica: il lipedema è doloroso e può essere così tanto invalidante da limitare la deambulazione a chi ne soffre.
L’incidenza del lipedema è circa l’11% delle donne in età post-puberale, mentre è molto rara negli uomini. Questa stima potrebbe essere sottovalutata perché spesso la condizione viene confusa con l’obesità.
Cos’è il Lipedema
Il lipedema è una patologia genetica, infiammatoria, cronica, degenerativa e invalidante del tessuto connettivo lasso.
È caratterizzato da accumulo abnorme, progressivo e simmetrico di grasso sottocutaneo negli arti inferiori, che riguarda quasi esclusivamente le donne.
Essendo una patologia infiammatoria, è associata ai 5 sintomi cardinali dell’infiammazione: calore, rossore, gonfiore, dolore, alterazione della funzione.
Le ricerche più recenti mostrano che l’infiammazione non riguarda solo il tessuto connettivo lasso, ma interessa tutto il tessuto connettivo, compresa fascia muscolare, fascia superficiale, sistema linfatico e vascolare.
Sintomi principali
- Accumulo di grasso sproporzionato su gambe, fianchi, glutei
- Cuscinetti di grasso che premono sulle articolazioni
- Pelle irregolare
- Gonfiore e sensazione di pesantezza
- Dolore (sia a riposo che in movimento), indolenzimento
- Facilità a sviluppare lividi
- Mani, piedi e addome non sono interessati
- Non migliora con dieta o esercizio fisico
Lipedema vs Obesità: le differenze
Il lipedema non è semplicemente “grasso in eccesso”.
A differenza dell’obesità, il grasso del lipedema non si riduce significativamente con dieta ed esercizio. Per questo, una diagnosi corretta è fondamentale per evitare terapie inefficaci o dannose.
Chi soffre di lipedema presenta accumulo di grasso simmetrico su fianchi, glutei, cosce e polpacci. Raramente sono coinvolte le braccia, ma non addome, mani e piedi.
Cause e fattori di rischio
Le cause non sono ancora del tutto note. Si ritiene che il lipedema sia legato a squilibri ormonali femminili, spesso associati a fasi della vita come pubertà, gravidanza e menopausa.
La diagnosi
In Italia non esiste un protocollo standard di diagnosi. È quindi fondamentale rivolgersi a un medico esperto che, tramite:
- anamnesi accurata
- esame obiettivo
- esami strumentali
- analisi sanguigne
possa fare diagnosi differenziale con linfedema o obesità.
I trattamenti possibili
Il trattamento richiede un approccio multidisciplinare. Non esiste una cura definitiva, ma diverse strategie aiutano a contenere i sintomi e migliorare la qualità di vita:
- Alimentazione anti-infiammatoria (dieta mirata, riduzione di zuccheri e grassi saturi)
- Attività fisica mirata:
- sport a basso impatto (camminata, pilates, esercizi in acqua, meglio se con bendaggi o compressioni)
- evitare sport ad alto impatto (corsa, salti, pallavolo, basket, calcio, tennis, CrossFit, sport da contatto)
- Terapia fisica decongestionante (linfodrenaggio manuale, bendaggi compressivi)
- Chirurgia (in alcuni casi, liposuzione specifica per lipedema)
- Supporto psicologico
Il ruolo della fisioterapia ed esercizio terapeutico è fondamentale per gestire dolore, gonfiore e il post-intervento.
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Vivere con il lipedema
- Aspetto psico-sociale: chi soffre di lipedema può avere bassa autostima, vergogna e timore del giudizio, con rischio di ansia, depressione e isolamento.
- Impatto fisico: dolore e limitazione dei movimenti negli stadi avanzati peggiorano anche il benessere psicologico.
- Stigma e disinformazione: la poca conoscenza del lipedema porta a giudizi ingiustificati, sensi di colpa e frustrazione, aggravati dalla scarsa attenzione del sistema sanitario.
Il supporto multidisciplinare (angiologo, nutrizionista, psicologo, fisioterapista, ecc.) è la chiave per ottenere i migliori risultati.
In conclusione, agire in fretta significa contenere sintomi e rallentare l’evoluzione.
Non ignorare i sintomi: se ti riconosci in questa descrizione, parlane con un professionista.
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