Il termine lombalgia indica il mal di schiena, più esattamente un’infiammazione dei lombi, dolore che colpisce la regione lombare e sacrale. Può essere la conseguenza di disfunzioni dell’apparato muscolo-scheletrico, di patologie viscerali, addominali o pelviche, se non della regione cervicale.
La lombalgia può assumere diverse forme e manifestarsi in dolori di diversa natura e localizzazione, assumendo una forma cronica e/o acuta. La regione lombare è spesso bersaglio di patologie psicosomatiche, espressioni di conflitti interiori irrisolti.
La personalità del lombalgico: Atlante è spesso rappresentato con tutto il globo terrestre sulle proprie spalle, a sostenere quindi il mondo intero. Caratterialmente, i lombalgici, tendono a farsi carico di tutti i problemi, sono tendenzialmente individui ansiosi, che utilizzano il controllo come forma di difesa verso i propri sentimenti. Piuttosto che essere feriti anticipano le situazioni, controllando, a volte manipolando, i contesti e le realtà nella quale vivono. Percepiscono la solitudine in profondità e non si fidano mai fino in fondo del proprio interlocutore. Perdere il controllo vorrebbe dire lasciarsi andare agli eventi, affrontare l’eventualità del dolore da cui scappano con tutte le loro forze.
La lombalgia e la sessualità: La parte lombare della schiena è connessa all’area riproduttiva, sia nell’uomo che nella donna. È la regione che permette alla donna di partorire attraverso un allargamento naturale dei lombi ed è quella che sostiene l’uomo nella spinta durante l’atto sessuale, per la fuoriuscita degli spermatozoi. Il dolore nella zona lombo-sacrale è legato a blocchi di tipo sessuale, o a rigidità morale (rifiuto delle proprie pulsioni). Il secondo chakra è infatti situato nel plesso lombare, che governa il sistema riproduttivo, l’addome e la regione lombare della schiena. Regola la sessualità (o meglio i nostri sentimenti rispetto ad essa), la riproduzione, le emozioni, gli istinti, il cibo e la comunicazione in generale del corpo con la coscienza che lo abita, controlla gli istinti per la sopravvivenza quindi esorta a trovare il modo migliore per sopravvivere. Situato in prossimità dell’intestino, è considerato come “secondo cervello” o “cervello rettiliano” (è il nucleo più antico e più profondo del nostro cervello, chiamato così perché posseduto da tutto il genere animale, rettili compresi) che conserva la memoria emozionale inconscia. Chi soffre di lombalgia, necessita di affrontare le paure profonde legate alla perdita, alla solitudine e soprattutto necessita di avvicinarsi ad attività creative e fantasiose, che facilitino l’espressione della flessibilità e dell’imprevedibilità come risorsa di crescita ed evoluzione. Il sintomo lombalgico suggerisce un’analisi profonda della soddisfazione sessuale e aggressiva, in cui la manifestazione di questi due istinti libererebbe il soggetto dal dolore e dalla rigidità mentale.
HOMUS