👉🏼 Hai un dolore all'anca che si irradia dall'inguine ai glutei?
👉🏼 Hai mai pensato possa essere artrosi?
👉🏼 Pensi sia artrosi e vuoi avere un'idea di come si tratta?
HAI UN DOLORE ALL'ANCA? SOSPETTI POSSA ESSERE ARTROSI?
L’artrosi all’anca si manifesta solitamente con dolore in regione inguinale che può irradiarsi a
livello della regione glutea e delle regione antero-laterale dell’anca.
Una caratteristica del dolore artrosico è rappresentata dalla rigidità mattutina, che può durare circa
20-30 minuti e che tende a migliorare non appena il paziente inizia ad attivarsi.
Generalmente la sintomatologia dolorosa si manifesta, nelle prime fasi della patologia, in relazione
al carico e secondariamente al movimento, durante il passaggio dalla posizione seduta a quella eretta, durante i movimenti di rotazione interna ed esterna, flessione ed abduzione.
Con il progredire della malattia, il paziente tende a limitare sempre di più il movimento, con
conseguente riduzione del tonotrofismo muscolare e ulteriore peggioramento del quadro clinico-
funzionale.🎯
MA CHE COS'È L'ARTROSI?
L’artrosi dell’anca o coxartrosi è una malattia degenerativa dell’articolazione tra il bacino e il
femore. Si tratta in particolare dell’infiammazione della cartilagine che ricopre
l’articolazione dell’anca, dovuta al deterioramento cartilagineo. Contemporaneamente all’usura si ha la formazione di ossificazioni periarticolari, i così detti osteofiti, che finiscono per ostacolare meccanicamente il movimento articolare.🎯
L’artrosi all’anca può insorgere su articolazioni sane o essere conseguenza di malformazioni o
traumi.
Si può classificare in due forme principali:
📌 Artrosi primaria: sarebbe la forma idiopatica, che inizia in forma prevalente dopo i 60 anni e
interessa soprattutto il sesso femminile.
📌 Artrosi secondaria: è una forma di artrosi che è stata favorita dalla presenza di un trauma o
di una patologia come la displasia dell’anca che potrebbero favorire l’instaurarsi di questa
condizione.
COSA FARE?
In base alla gravità si definisce poi il trattamento, il quale può essere conservativo (farmacologico e
riabilitativo) oppure chirurgico (protesi).🎯
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
Prevede la somministrazione di farmaci via orale quali antinfiammatori e antidolorifici, o l’utilizzo di infiltrazioni loco-regionali di cortisone o acido ialuronico. ✅
Il trattamento farmacologico è spesso associato a quello riabilitativo, che prevede
l’utilizzo di terapie fisiche, quali tecar, ultrasuoni, laseterapia e magnetoterapia, volte a ridurre
l’infiammazione ed il dolore abbinate a sedute di rieducazione funzionale per mantenere un miglior
stato di mobilità e tono-trofismo muscolare.🎯
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Quando il dolore all’anca è ostinato e sono presenti gravi limitazioni della funzione articolare con
un quadro radiografico compromesso, il medico specialista vi proporrà un intervento di sostituzione
dell’articolazione con protesi.✅
È fondamentale rivolgersi ad un chirurgo specializzato in chirurgia dell'anca.
L’intervento di protesi d’anca permette il recupero di una buona qualità di vita e la risoluzione del
dolore con una durata della protesi che supera i 10 anni nel 90% dei casi.
Le protesi d’anca possono essere di 4 tipi:
📌 la sostituzione totale o artroprotesi, in cui entrambe le componenti sia femorale che del
bacino vengono sostituite;
📌 la sostituzione parziale della sola parte femorale o endoprotesi che non sostituisce la
componente del bacino;
📌 la protesi di rivestimento che riveste la testa del femore usurata senza toglierla che viene
applicata quando è possibile, per un’usura modesta e per pazienti più giovani e consente
negli anni successivi in previsione della sostituzione della protesi di ricorrere a un nuovo
intervento meno complesso rispetto al caso di una protesi normale;
📌 la protesi da revisione, o riprotesizzazione, che prevede la sostituzione di un dispositivo
precedentemente impiantato.
COSA SI FA NEL POST-INTERVENTO?
È fondamentale per la buona riuscita dell'intervento affrontare un percorso fisioterapico e riabilitativo specifico.✅
Il paziente che accede al nostro centro per affrontare la riabilitazione verrà prima di tutto rieducato e rassicurato riguardo l’iter terapeutico da seguire.
Gli obiettivi della riabilitazione sono: evitare la lussazione dell’impianto, recuperare il più possibile
l’articolarità, prevenire i pericoli che possono derivare da un’immobilità prolungata e recuperare
una funzionalità progressivamente maggiore fino a raggiungere l’autonomia.
La prima fase del programma terapeutico è incentrata sulla riduzione del dolore e sul recupero
dell’articolarità attraverso massoterapia decontratturante per i glutei, abduttori d’anca, quadricipite
e tensore fascia lata e stretching specifico ponendo attenzioni alle posizioni algiche e rispettando le
rigidità psicologiche e strutturali.🎯
Per qualsiasi dubbio, informazione o per prenotare una visita non esitare a contattarci, le nostre segretarie saranno felici di fornirti tutte le informazioni di cui necessiti ✅.
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