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La rizoartrosi e la sindrome di De Quervain


La rizoartrosi e la sindrome di De Quervain

Senti un dolore al pollice che limita le tue attività durante la giornata o compromette anche il sonno? Per capire quale potrebbe essere la causa ci sono da indagare diversi aspetti quali la parte del pollice che fa male e quando e come si presenta il dolore.


Per prima cose è importante capire come è iniziato il male, se in maniera traumatica o no. Nel primo caso è fondamentale eseguire un esame radiografico per escludere fratture e/o lussazioni delle ossa della mano e del polso. In caso contrario il dolore potrebbe essere dovuto a un “lavoro” eccessivo o a processi degenerativi dell’articolazione del pollice. Due sono le condizioni più frequenti: la rizoartosi e la sindrome di De Quervain.


Rizoartrosi è il termine per definire l’artrosi alla base del pollice quindi la degenerazione della cartilagine articolare che produce una riduzione dello spazio tra il trapezio e la base del primo metacarpo. Essendo un processo legato all’invecchiamento è più comune nella popolazione oltre i quarant’anni ed è legato anche a fattori genetici o di predisposizione (è più frequente nelle donne). Il sintomo principale è il dolore che si evidenzia soprattutto nelle attività di prensione con il pollice come girare la chiave nella serratura, svitare il tappo di una bottiglia o tenere la penna mentre si scrive. Possono essere presenti anche debolezza muscolare, limitazione funzionale, gonfiore e nei casi più severi deformità. Un esame radiografico, oltre a dei test specifici, può essere utile per la diagnosi.

Il trattamento conservativo è la prima opzione ed include:

• Cercare di evitare le prese che scatenano il dolore per ridurre i microtraumi a livello articolare ad esempio allargando l’impugnatura o modificandole usando appositi strumenti; • Uso di un tutore (possibilmente che non blocchi il polso) per stabilizzare l’articolazione soprattutto nelle attività che scaturiscono maggiormente i sintomi e da tenere anche di notte nel periodo di maggior dolore; • Uso di terapie fisiche come la tecar terapia o il laser terapia per ridurre il dolore; Esercizi per aumentare la mobilità e rinforzare la muscolatura.


Nel caso la sintomatologia perduri, facendo riferimento a consulto medico, può risultare utile l’opzione infiltrativa o nei casi più importanti l’intervento chirurgico.


Sindrome di De Quervain

La sindrome di De Quervain è un processo infiammatorio a carico dei tendini dell’estensore breve che permette l’estensione del pollice e dell’abduttore lungo che ne permette l’allontanamento dalle altre dita. La guaina che ricopre questi tendini risulta ispessita rendendone più difficoltoso lo scorrimento. Rispetto alla rizoartrosi questa patologia provoca dolore solitamente più in prossimità del polso alla base del pollice. Può provocare anche gonfiore e sensazione di formicolio nella zona. Questa condizione può essere data da movimenti ripetuti con torsione del polso come nel ricamare o nell’uso protratto del mouse. Di frequente si riscontra anche nelle mamme che, per tenere il neonato in braccio, producono un importante stress dei tendini interessati. In questo caso oltre ai test specifici può essere utile un’ecografia per valutare lo stato infiammatorio dei tendini.

Il trattamento conservativo comprende:

Evitare i movimenti ripetitivi scatenanti o aggravanti; • Utilizzo di tutori per ridurre il carico ai tendini interessati; • Uso di terapie strumentali come tecar terapia o laser terapia per diminuire lo stato infiammatorio in fase acuta e il dolore; Esercizi di mobilizzazione e rinforzo graduale.


Se l’approccio conservativo non si rivelasse risolutivo, effettuando una visita da un medico specializzato può essere efficace il trattamento infiltrativo con corticosteroidi o l’intervento chirurgico per andare ad allargare la guaina nella quale scorrono i tendini.

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