
Esiste una postura "corretta” e una “sbagliata”?
Ci si chiede spesso se il mantenimento di determinate posture possa arrecare danni al nostro corpo.
Ad oggi sappiamo che non esiste un’unica postura corretta che dobbiamo tenere per prevenire i nostri acciacchi ma che una “buona postura” può essere definita come un equilibrio tra i vari segmenti corporei (muscoli, ossa e articolazioni), che permetta alle varie strutture del corpo di svolgere al meglio la propria funzione.
Quando questo equilibrio viene meno, possono insorgere disturbi in diverse zone del nostro corpo, per lo più a livello della colonna vertebrale.
Se invece vogliamo dare una definizione di “postura sbagliata”, possiamo considerarla come il mantenimento per un tempo prolungato di una determinata posizione di mancato equilibrio tra i suddetti segmenti corporei.
Da cosa è influenzata la postura?
Le posture che tendiamo ad assumere nel corso della nostra vita sono influenzate da diversi fattori:
- caratteristiche tissutali del corpo.
- fattori psicologici (stress, ansia ecc…)
- fattori sociali (contesto lavorativo, famigliare, sportivo ecc…).
Quindi la postura varia da persona a persona e dipende anche dalle attività svolte durante la propria vita. Non esiste una postura assolutamente “giusta” o assolutamente “sbagliata”.

Alcuni accorgimenti per ridurre il rischio di “postura scorretta”
Esistono però alcuni accorgimenti che se tenuti in considerazione possono aiutare a ridurre il rischio di incorrere in disturbi dovuti al mantenimento prolungato di posture “scorrette”.
1) Cambiare spesso la propria postura durante la giornata, quindi bisogna cercare di evitare di mantenere la stessa postura per un tempo prolungato.
2) Mantenere uno stile di vita attivo, che ti permetta di sottoporre il tuo corpo a stimoli diversi, compatibili con le proprie capacità di carico.
3) Ascoltare il proprio corpo. Se una posizione ti causa disagio, è consigliato modificarla. Ogni corpo ha esigenze diverse, quindi presta attenzione ai segnali che ricevi.
4) Utilizzare dei cuscini durante il riposo. Quando si è sdraiati supini evitare di mettere molti cuscini sotto al collo, quando si è sdraiati sul fianco è consigliato utilizzare un cuscino che vada a riempire lo spazio tra la testa e la spalla, a patto che tu sia comodo e possa riposare, se no utilizza il cuscino che è più comodo per te (siamo tutti diversi).
5) Quando si dorme mettersi nella posizione che ci permette di riposare meglio, non esiste una postura migliore delle altre.
6) Evitare l’utilizzo prolungato di smartphone, in quanto ci fanno tenere il collo in posizione flessa e protratta in avanti per molto tempo, che potrebbero causare fastidi alla zona cervicale.
7) Per chi svolge un lavoro sedentario, seduto davanti al computer, è consigliabile alzarsi in piedi frequentemente e fare qualche passo, anche in prossimità della propria scrivania; in quanto la postura flessa in avanti e in chiusura delle spalle tenuta per un tempo prolungato potrebbero arrecare disturbi ai vari distretti della colonna vertebrale.
8) Per chi sta molto tempo seduto, può essere utile posizionare un supporto lombare (consiste in un cuscinetto di forma cilindrica che viene posto a livello della colonna lombare) sulla sedia.
In conclusione
In conclusione, visto che non esiste una postura corretta per tutti, è consigliato effettuare una valutazione posturale personale con un professionista specializzato, per poter comprendere se ci sono accorgimenti da attuare per il benessere globale o se è necessario iniziare un percorso riabilitativo.
Resta fondamentale prestare massima cura allo stile di vita e al movimento. In questo senso il pilates clinico e la ginnastica posturale sono due potenti alleati per il mantenimento di una postura funzionale e il rinforzo strutturale globale.
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