Vi siete mai chiesti cosa hanno in comune ciclisti e motociclisti? Oltre alle due ruote, ciclisti e motociclisti hanno in comune un aumentato rischio di frattura alla clavicola, rispetto alla popolazione comune. Ma scopriamo insieme cosa significa e cosa fare per tornare in sella il prima possibile!
La clavicola, l’osso che fa da ponte tra lo sterno e la scapola. La frattura di questo osso può essere causata da una caduta con le braccia tese o sulla spalla, ma anche da un contraccolpo subito durante la pratica sportiva.
Nella maggior parte dei casi la frattura avviene nella parte centrale dell’osso. I frammenti dell’osso fratturato possono restare allineati (frattura composta) o essere dislocati (frattura scomposta).
Ma come riconoscere questa frattura?
Oltre al dolore, i sintomi di una clavicola fratturata includono gonfiore e a volte un rigonfiamento o una protuberanza nel punto in cui l’osso è rotto; si può in alcuni casi avere la sensazione che l’osso si stia muovendo e sia instabile. Dopo che il medico avrà effettuato una corretta valutazione la diagnosi viene confermata tramite radiografia e, a seconda dell’entità del danno, lo specialista indicherà se è necessario ricorrere all’intervento chirurgico o se optare, come più spesso accade, per un trattamento conservativo.
Trattamento conservativo VS trattamento chirurgico:
La clavicola guarisce in circa 4 settimane, ma se i monconi sono molto scomposti verrà prolungata l’immobilizzazione.
Alla rimozione del bendaggio è presente un callo osseo percepibile alla palpazione come se fosse un gradino e spesso è anche ben visibile ma nel tempo si rimodella e sparisce più o meno completamente in base all'età.
In caso di frattura scomposta/esposta si rende talvolta necessario l'intervento chirurgico tramite viti, placche metalliche o cerchiaggio (filo di acciaio). Il ricorso all'intervento chirurgico è utile per evitare complicazioni come la lesione della cute, di vasi, nervi o legamenti da parte dei due monconi; tuttavia non è privo di rischi. Dopo l’intervento chirurgico viene posizionato un tutore che potrà essere rimosso già dopo breve tempo.
Lo specialista che darà anche indicazioni per affrontare il periodo di convalescenza, alleviare il dolore (con farmaci e applicazione di ghiaccio), trovare la giusta posizione per dormire e su come svolgere le attività quotidiane senza interferire con la guarigione della clavicola.
Ritorno allo sport dopo una frattura di clavicola:
La riabilitazione dopo una frattura di clavicola è molto importante!
Dopo la rimozione definitiva del bendaggio o del tutore il trattamento prevede una prima fase di recupero della piena articolarità su tutti i piani della spalla poiché il periodo di immobilità potrà determinare una riduzione del movimento e una perdita significativa della forza muscolare di tutto il braccio.
Successivamente il protocollo prevede il recupero della forza degli stabilizzatori della scapola e del cingolo scapolare attraverso appositi esercizi. Ma non solo perché oltre al recupero del movimento e della forza di tutta la spalla sarà fondamentale andare a lavorare anche sul controllo di movimento dell’intera articolazione per recuperare la destrezza necessaria per tornare a praticare lo sport e/o il lavoro svolto.
E’ importante anche valutare i movimenti della schiena e in particolare del tratto cervicale che possono risentire di un’immobilizzazione prolungata.
Durante il percorso riabilitativo possono essere associate anche diverse terapie fisiche come la Tecar terapia per ridurre eventuale gonfiore residuo o la magnetoterapia per aiutare la formazione del callo osseo.
Se il percorso riabilitativo non viene effettuato in maniera corrette e meticolose potrebbero rimanere dei deficit di mobilità.
Il percorso rieducativo termina con esercitazioni propriocettive e sport specifiche!
Il tasso di recupero completo e di ritorno all’attività sportiva è del 92%
Comments