Dal 2003 al 2005 ha frequentato il Corso di Laurea in Tecniche Ortopediche presso l’Università Alma Mater di Bologna. Sede del corso di Laurea: Istituto Ortopedico Rizzoli.
Dal 6 marzo 2006 lavora presso il Centro Ortopedico Corsini in Bologna con la mansione di Tecnico Ortopedico part time specializzato in plantari e calzature su misura. Lavora, anche, come assistente tecnico a fianco di chirurghi ortopedici specializzati che operano presso le case di cura in Bologna.
Nel 2008 ha frequentato il corso di Primo Livello in ‘Posturologia’ presso Scuola di Posturologia a Mira (VE).
Dal Gennaio 2009 ha intrapreso una libera professione e lavora presso il Centro Riabilitativo Reggiano in Reggio Emilia e si occupa di valutazioni posturali con l’utilizzo di pedana baropodometrica al fine di progettare e realizzare plantari posturali o solette propriocettive personalizzate.
Nel 2011 ha conseguito il Master in ‘Posturologia Clinica’ presso l’Università di Pisa.
Baropodometrica
L’appoggio del piede a terra e il modo di camminare determinano la nostra postura ed è quindi fondamentale controllare e correggere ogni eventuale alterazione che può portare numerosi problemi sia al piede stesso ma anche alle caviglie, alle ginocchia, alla colonna vertebrale, ma anche altri problemi circolatori.
Un appoggio plantare sbagliato può ad esempio essere causa di una banale distorsione alla caviglia. Il nostro organismo per protezione sposta gran parte del peso del corpo sulla gamba opposta. Così facendo riduciamo il carico sulla caviglia che fa male, ma allo stesso tempo andiamo a sovraccaricare tutta l’altra gamba che prima o poi ci ‘presenterà il conto’. Un ginocchio che per diverso tempo subisce un carico eccessivo andrà incontro ad usura più rapidamente e sarà più soggetto a rotture dei menischi, lesioni della cartilagine, versamenti…
E’ quindi utilissimo fare un esame baropodometrico o baropodometria, che è un esame computerizzato sia statico che dinamico del nostro appoggio del piede, e che mette in evidenza diversi importanti parametri: la distribuzione del peso sui piedi, i punti di maggior carico, l’analisi stabilometrica e dei baricentri, il trasferimento del peso durante il passo, le varie fasi del passo, il tempo di contatto a terra dei singoli punti del piede. Si utilizza una pedana computerizzata (pedana baropodrometrica) che permette di rilevare la morfologia dei piedi (piede cavo, piatto ecc…), la distribuzione dei carichi e la presenza di zone di ipercarico. Questi dati sono importanti per lo studio posturale e per la progettazione di plantari posturali o solette propriocettive.
Soletta Propriocettiva
La soletta propriocettiva sfrutta l’enorme potenzialità sensoriale del piede esercitando piccoli stimoli pressori in punti chiave della pianta del piede. Tali stimoli vengono somministrati utilizzando piccoli ‘spessori’ (elementi) che vanno da 1 a 3 millimetri e che sono disposti in posizioni ben definite del piede a seconda della correzione che si vuole apportare e delle peculiarità del paziente.
Gli elementi non possono superare i 3 millimetri di spessore perché altrimenti verrebbe fornito uno stimolo troppo intenso che il sistema sensoriale del piede non riuscirebbe più a raccogliere.
La posizione strategica in cui vengono collocati gli ‘ spessori’ permette di stimolare per via riflessa una determinata catena muscolare (ognuna di esse, come sappiamo, parte dal piede e arriva alla testa!).
Grazie quindi ad uno stimolo che parte dal piede, noi possiamo modificare tutto l’assetto posturale attraverso l’attivazione riflessa di specifiche catene muscolari.
In generale i plantari aiutano a stabilizzare il nostro appoggio al suolo, favorendo anche la circolazione degli arti inferiori, ci sono naturalmente soluzioni diverse a seconda delle esigenze di ognuno, ci sono plantari sportivi per attutire gli impatti sulla pianta del piede e migliorare la prestazione atletica, plantari per bambini per aiutare il corretto sviluppo e correggere difetti posturali, plantari flebologici per favorire la circolazione sanguinea e linfatica.