
Cos’è la cervicalgia?
Il termine cervicalgia definisce un generico dolore al collo, con eventuale irradiazione anche a spalla, braccio e zona interscapolare, che si protrae per un periodo di tempo variabile (mesi/anni). Si tratta di un disturbo muscolo-scheletrico estremamente diffuso tra la popolazione.
È nota comunemente, anche se impropriamente, come cervicale.
Anatomicamente parlando la cervicale è la parte più mobile della colonna vertebrale: è formata da 7 vertebre (vertebre cervicali da C1 a C7) che si possono dividere in una regione superiore, che permette i movimenti della testa sul collo, ed in una regione inferiore, che permette i movimenti del collo stesso sulla zona toracica. Da questa zona di dirama il plesso brachiale, cioè l’insieme dei nervi che portano la forza e la sensibilità agli arti superiori. È questo il motivo per cui un problema alla cervicale può dare sintomi anche solo nelle braccia esattamente come succede negli arti inferiori con il nervo sciatico (sciatalgia).
Chi soffre di cervicalgia?
I soggetti maggiormente colpiti da questo tipo di patologia sono quelli che conducono una vita sedentaria: errori nella postura e scarsa attività fisica predispongono a questa problematica. Traumi come il “colpo di frusta” (trauma distorsivo del rachide cervicale) possono portare facilmente a dolori nella zona del collo.
Ne soffre anche chi pratica sport di potenza o con sovraccarichi come per esempio le attività in palestra mal gestite.
È quindi una patologia sviluppabile in tutte le età.
Quali sono le cause?
Le principali cause vanno cercate nelle posizioni mantenute durante la vita quotidiana, per esempio quella seduta, o in difetti di postura quali la cifosi toracica o l’iperlordosi lombare. Traumi come incidenti stradali o cadute, anche pregresse, possono causare questo tipo di patologia.
Altre modificazioni degenerative come l’ernia discale o l’artrosi cervicale possono portare dolori nella zona del collo e irradiazione agli arti superiori.
Un fattore che può aggravare il problema è infine lo stress, in quanto in soggetti predisposti causa tensione muscolare che può essere alla base di dolori cervicali.
Quali sono i sintomi?
I sintomi legati alla cervicalgia sono molti, uno dei più frequenti è il cosiddetto “torcicollo”, una condizione decisamente fastidiosa che non consente di muovere normalmente la zona cervicale: spesso insorge senza una motivazione precisa o identificabile e, oltre a dolore, causa limitazione nei movimenti, soprattutto estensione e rotazione, che possono influire sulle attività della vita quotidiana (es. fare retromarcia in macchina).
Altri sintomi sono il formicolio e l’intorpidimento degli arti superiori, manifestazioni spesso accompagnate da una certa sensazione di debolezza di braccia e mani.
Molto più frequentemente di quanto si pensi possono insorgere come conseguenza di un problema cervicale sintomi quali mal di testa, spesso in zona frontale e sopra gli occhi bilateralmente, e vertigini, molto spesso avvertite dal paziente come una sorta di instabilità durante i movimenti della testa.
Come si cura? Che tipo di terapie è indicato fare?
È possibile trattare questa problematica fin dalla fase acuta: dal punto di vista farmacologico sono indicati analgesici nei primi giorni per sedare il dolore della fase acuta (previo consiglio medico).
Anche, e soprattutto, dal punto di vista riabilitativo è possibile intervenire immediatamente: tecniche di mobilizzazioni e massaggi sulla muscolatura tesa e dolente sono molto efficaci per migliorare la condizione dolorosa e spesso riducono la necessità di assumere farmaci. Terapie fisiche (principalmente Tecar terapia e Tens) si rivelano utili alleate nel processo di risoluzione del dolore, specie nei casi in cui i movimenti sono particolarmente limitati.
Non appena risulta possibile è indicato lavorare con esercizi attivi specifici, che vengono identificati sulla base di una valutazione dell’articolarità e del comportamento del collo.
Come si può prevenire?
Dal punto di vista della prevenzione, è indispensabile controllare i fattori di rischio; è dunque necessaria la correzione della postura, soprattutto per chi, come gli operatori al computer, tende ad assumere posizioni fisse per molto tempo, con affaticamento generale dei muscoli di collo, braccia e spalle. L’esercizio fisico e lo stretching sono ottime terapie preventive per evitare l’insorgenza di problematiche al collo.
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