Celiachia e Autoimmunità: Connessioni, Meccanismi e Implicazioni per la Salute
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- 1 giorno fa
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A CURA DI: Dott.ssa Florencia Ceppa, Biologa, Farmacista e Dottore di Ricerca nel campo del microbiota. Si occupa di ricerca, consulenza e divulgazione per promuovere la salute del microbiota e il benessere dei suoi ospitanti.

La celiachia è una patologia autoimmune che si sviluppa in risposta all'assunzione di glutine, portando a un'infiammazione cronica della mucosa intestinale. Negli ultimi anni, la ricerca ha evidenziato una forte associazione tra celiachia e altre malattie autoimmuni, un fenomeno noto come "autoimmune tautology". La condivisione di meccanismi patogenetici, come il mimetismo molecolare, la permeabilità intestinale alterata e la disregolazione immunitaria, rende i pazienti celiaci più suscettibili a sviluppare ulteriori patologie autoimmuni.
La Relazione tra Celiachia e Altre Malattie Autoimmuni
Diversi studi epidemiologici confermano che i pazienti con celiachia hanno una probabilità significativamente aumentata di sviluppare patologie autoimmuni rispetto alla popolazione generale. Tra le più comuni troviamo:
Tiroidite di Hashimoto
Diabete di tipo 1
Sindrome di Sjögren
Artrite reumatoide
Lupus eritematoso sistemico
Malattie infiammatorie intestinali
Psoriasi
Sclerosi multipla
Queste condizioni condividono una predisposizione genetica legata agli alleli HLA-DQ2 e HLA-DQ8, presenti nel 95% dei celiaci e spesso riscontrati in pazienti con altre malattie autoimmuni. La presenza di autoanticorpi circolanti anni prima dell'insorgenza clinica suggerisce che la celiachia possa agire come un trigger precoce di processi autoimmunitari.
Meccanismi Immunopatogenetici e Ruolo del Microbiota
Il legame tra celiachia e autoimmunità si basa su molteplici meccanismi:
Aumento della permeabilità intestinale: la compromissione della barriera intestinale facilita il passaggio di antigeni nel circolo sistemico, contribuendo a una risposta immunitaria amplificata e alla produzione di autoanticorpi.
Mimetismo molecolare: l'attivazione immunitaria contro la transglutaminasi tissutale (tTG) può indurre reazioni crociate con antigeni tiroidei e pancreatici, spiegando la frequente associazione con tiroidite di Hashimoto e diabete di tipo 1.
Disbiosi intestinale: i celiaci mostrano una riduzione di Bifidobacterium e Lactobacillus e un aumento di batteri pro-infiammatori, che favoriscono uno stato di infiammazione cronica e disregolazione immunitaria.
Attivazione cronica dell’immunità innata e adattativa: l’attività persistente delle cellule T helper pro-infiammatorie (Th1 e Th17) alimenta la progressione di patologie autoimmuni sistemiche.
Implicazioni Cliniche e Strategie di Intervento
Per una gestione efficace della celiachia e delle sue implicazioni autoimmuni, è fondamentale adottare un approccio integrato che vada oltre la semplice eliminazione del glutine:
Monitoraggio degli autoanticorpi: individuare precocemente altri disturbi autoimmuni permette di intervenire tempestivamente.
Ottimizzazione della barriera intestinale: l'integrazione di prebiotici, probiotici e postbiotici può aiutare a ridurre la permeabilità intestinale e riequilibrare il microbiota.
Nutraceutica mirata: polifenoli, omega-3 e vitamine immunomodulanti (come la vitamina D) supportano la regolazione del sistema immunitario.
Identificazione dei trigger ambientali: infezioni virali e tossine possono contribuire allo sviluppo di malattie autoimmuni e vanno considerate nel piano di prevenzione.

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Conclusione
La celiachia non è solo una patologia gastrointestinale, ma una condizione autoimmune complessa che può influenzare la salute a livello multisistemico. La comprensione dei meccanismi alla base della correlazione tra celiachia e altre malattie autoimmuni è cruciale per adottare strategie di prevenzione e intervento efficaci. L’integrazione di un approccio nutrizionale mirato, il monitoraggio degli autoanticorpi e il supporto al microbiota rappresentano strumenti fondamentali per migliorare la qualità di vita dei pazienti e ridurre il rischio di complicanze autoimmuni a lungo termine.
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