👉🏼 Il dito a scatto, noto anche come tenosinovite stenosante, è una condizione comune che colpisce le dita delle mani, in particolare il pollice, l'indice, il medio e l'anulare.
👉🏼 Si manifesta con un movimento brusco e doloroso del dito, che sembra "scattare" quando viene flesso o esteso.
Questo disturbo può essere fastidioso e limitare la funzionalità della mano, ma fortunatamente esistono diverse opzioni di diagnosi, trattamento, riabilitazione e prognosi.
Come viene effettuata la diagnosi?
📌 La diagnosi del dito a scatto può essere effettuata attraverso un esame fisico e una valutazione dei sintomi del paziente.
Il medico può chiedere al paziente di flettere ed estendere il dito colpito per osservare il movimento anomalo.
📌 In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire ulteriori test, come una radiografia o una risonanza magnetica, per escludere altre possibili cause dei sintomi.
Trattamento per il dito a scatto
➡️ Una volta diagnosticato il dito a scatto, il trattamento può variare a seconda della gravità dei sintomi.
➡️ Nei casi lievi, il medico può consigliare al paziente di evitare attività che aggravano i sintomi e di utilizzare impacchi caldi o freddi per alleviare il dolore e l'infiammazione.
➡️ Inoltre, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre l'infiammazione e il dolore.
Dito a scatto e riabilitazione
La riabilitazione per questa patologia è molto importante e sarà fondamentale non tralasciare nessuno dei possibili trattamenti.
In particolare la riabilitazione del dito a scatto prevede:
🔶 TECNICHE DI TERAPIA MANUALE: mobilizzazioni in trazione, massaggio e trattamento di trigger point con lo scopo di ridurre la tensione e la rigidità dei tessuti, recuperando il più possibile la disfunzione di movimento che caratterizza questa condizione.
🔶 TECNICHE STRUMENTALI AD ALTA TECNOLOGIA: TECAR terapia, magnetoterapia, LASER ad alta potenza e ULTRASUONI al fine di controllare l’infiammazione e ridurre il dolore mediante la stimolazione biologica del tessuto.
🔶 UTILIZZO DI TUTORI, più o meno rigidi per ridurre il carico e la tensione sul tendine infiammato, riducendo quindi l’attrito e va indossato durante tutto il giorno e la notte. È assolutamente sconsigliato il tentativo di eseguire faccende domestiche mentre si indossa il tutore, in quanto la struttura tendinea e muscolare verrebbe reclutata e risulterebbe inutile. Il tutore per il dito a scatto va considerato come un tutore di immobilizzazione e riposo per la mano.
⚠️ Se i sintomi persistono o peggiorano, il medico può raccomandare un'iniezione di corticosteroidi nella guaina del tendine per ridurre l'infiammazione e ripristinare il movimento normale del dito.
Questa procedura viene eseguita in ambulatorio e può fornire un sollievo immediato.
Tuttavia, è importante notare che l'effetto dell'iniezione può essere temporaneo e che potrebbe essere necessario ripeterla nel tempo.
E nei casi più gravi?
⚠️ Nei casi più gravi o resistenti al trattamento conservativo, può essere necessario ricorrere alla chirurgia.
L'intervento chirurgico per il dito a scatto viene eseguito in anestesia locale ed è relativamente semplice.
Durante l'operazione, il chirurgo allarga la guaina del tendine per consentire un movimento più fluido del tendine stesso.
La chirurgia può richiedere un breve periodo di riabilitazione, ma nella maggior parte dei casi i pazienti riprendono rapidamente l'uso normale della mano.
In conclusione
La prognosi del dito a scatto dipende dalla gravità dei sintomi e dalla tempestività della diagnosi e del trattamento.
La maggior parte dei pazienti comunque risponde bene al trattamento conservativo e può riprendere l'uso normale della mano.
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