
Che cos’è “il piede piatto” nel bambino e quando ci si deve sottoporre a una visita
Quando il tuo bimbo è scalzo potresti notare che il suo piedino tende ad essere piatto sia in piedi che durante il cammino.
Il piede piatto é uno dei dismorfismi più comuni dell' età evolutiva, ma è molto importante peró saper distinguere un piede piatto fisiologico da un piede piatto reale che può causare successive problematiche.
Tutti i bambini, infatti, da quando iniziano a camminare a circa 6-8 anni mostrano un appiattimento della volta plantare, che via via si va a formare fino a completa maturazione anche verso i 10 anni.
É opportuno quindi rispettare i giusti tempi e sottoporre, se necessario, i propri bimbi ad una visita fisiatrica o ortopedica per valutazione dell'arco plantare non prima dei 6 anni.
Le cause le piede piatto del bambino
Non si conoscono cause certe del piede piatto nel bambino. Certamente è fondamentale il ruolo giocato dal tendine d’Achille ( un tricipite surale contratto può spingere il piede a un atteggiamento di pronazione) e il tibiale posteriore, che funge da stabilizzatore della volta plantare e il cui deterioramento può essere causa di dolore e, dunque, del piede piatto.
Le problematiche legate al piede piatto nel bambino
Il piede piatto non è doloroso e infatti, nella maggior parte dei casi, il bambino non lamenterá alcun sintomo, ma se non trattato, il piede piatto puó causare importanti problematiche, tra cui:
postura
disfunzioni nel cammino.

La classificazione dei gradi del piede piatto
La varie classificazioni in uso distinguono 4 gradi di piede piatto in base alle strutture coinvolte e all' ampiezza della superficie di appoggio del piede al podoscopio.
Per i gradi 3 e 4 é quasi sempre opportuno ricorrere alla chirurgia (intervento di calcagno stop o artrodesi per quelli più severi) mentre per i gradi minori è indicato iniziare il prima possibile con la terapia conservativa.
Come si interviene?
Una volta appurata la patologia, è molto importante quindi iniziare un programma di fisioterapia che preveda esercizi di attivazione dei muscoli cavizzanti del piede ovvero quei muscoli che sostengono e formano la volta plantare. Questi esercizi, una volta identificati e trasmessi dal fisioterapista, saranno facilmente gestibili dal bimbo anche a casa in autonomia.
É altrettanto utile accompagnare questi esercizi con sedute di rieducazione posturale globale per agire anche su altre strutture articolari che potrebbero subire conseguenze in presenza di piede piatto (ginocchio, anche, schiena).
Inoltre se il problema persiste, si potrà prevedere l'utilizzo di un plantare confezionato su misura sul bambino da inserire nelle calzature per correggere l'appoggio del piede durante il cammino e la corsa.
In conclusione
Il piede piatto è dunque una condizione clinica da esaminare e approfondire per poter intervenire in modo tempestivo con esercizi mirati e rieducazione posturale prevenendo dolore o altri problemi correlati quali problemi posturali e disfunzioni del cammino.
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