La tendinopatia calcifica è una patologia dolorosa dall’origine sconosciuta che coinvolge la spalla e colpisce principalmente le donne tra i 30 e i 55 anni.
Si caratterizza dalla presenza di depositi di calcio all’interno dei tendini e ad esserne maggiormente colpito è il tendine sovraspinoso.

Quello che succede è che, a un certo punto, i tendini della cuffia dei rotatori, soprattutto il sovraspinato, vanno in sofferenza, e questa mancanza di ossigeno genera la formazione di depositi di calcio all’interno dei tendini.
La tendinopatia è clinicamente sintomatica nel 40% dei casi e il sintomo principale è il dolore.
I pazienti lamentano di avere dolore molto acuto alla spalla, senza un apparente motivo, a livello della parte anteriore o laterale, talvolta la sintomatologia dolorosa diventa più intensa quando il soggetto tende a sollevare il braccio.
Può manifestarsi anche nelle ore notturne indipendentemente dal movimento dell’arto. Per queste ragioni il soggetto tende a tenerlo fermo.
Per la diagnosi di tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori è in quanto queste patologie potrebbero essere confuse con una normale tendinopatia ad un occhio non esperto, per questo è consigliabile un fisioterapista specializzato o di un importante sottoporsi ad una visita accurata da parte di un ortopedico della spalla è sufficiente eseguire una ecografia oppure una radiografia della spalla interessata.
Questi esami ci permettono, oltre ad individuare la calcificazione, anche di escludere altre possibili cause di dolore alla spalla quali ad esempio una tendinite da sovraccarico, l’artrosi gleno-omerale e la rottura della cuffia dei rotatori.
Uno dei procedimenti che il medico può proporre in fase acuta per il trattamento delle calcificazioni è il lavaggio percutaneo ecoguidato.

È una procedura ambulatoriale, della durata di 20-30 minuti, che si effettua in anestesia locale con il paziente sdraiato sul lettino.
Si tratta di un lavaggio del tendine con soluzione salina e aspirazione del materiale calcifico tramite l’inserimento di una coppia di aghi e viene effettuato ambulatorialmente dal nostro ortopedico specialista della spalla.
Nell’immediato il paziente resta per circa mezz’ora in osservazione presso l’ambulatorio poi può tornare a casa e riprendere, già dal giorno successivo, le sue normali attività.
Si raccomanda in fine di evitare di sollevare pesi di eseguire un ciclo di kinesiterapia assistita per il recupero completo del movimento ed il ripristino del tono muscolare.
È sconsigliata l’immobilizzazione per evitare successivi problemi di rigidità dell’articolazione.