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Lussazione della spalla

Aggiornamento: 6 ott 2022


Lussazione della spalla

HAI MAI SENTITO PARLARE DI LUSSAZIONE DI SPALLA? Con il termine di LUSSAZIONE si intende la perdita totale del rapporto tra due o più capi articolari. Ciò è tanto più facile che si realizzi quanto più è elevata la capacità di movimento di un articolazione. La spalla, per esempio, è un’articolazione caratterizzata da un’ampia capacità di movimento e questa mobilità è data dalla conformazione sferica della testa dell’omero che si articola con la scapola attraverso l’ articolazione glenomerale. Quando si verifica una lussazione della spalla l’omero fuoriesce dalla cavità glenoidea della scapola. È dunque proprio a causa delle caratteristiche di elevata mobilità di questa articolazione, che risultano di estrema importanza tutti i muscoli ed i legamenti che aiutano ad aumentarne la stabilità. Una capsula articolare sana, fungendo da guaina contenitiva, insieme alla muscolatura della cuffia dei rotatori, sono fondamentali a questo scopo. Infatti è proprio l’equilibrio tra mobilità e stabilità a determinare la salute e la funzionalità ottimale delle nostre spalle. Ma come accade questo spiacevole evento? Il più delle volte la spalla si lussa in seguito ad eventi traumatici, (sport da contatto, incidenti) ma può essere anche dovuta a microtraumi o ad una instabilità, che può essere causata da differenti fattori (deficit muscolare, lesioni /alterazioni della capsula articolare, alterazioni della conformazione ossea e lassità capsulolegamentosa). L’incidenza è maggiore negli uomini sportivi e attivi tra o 20 e i 30 anni e La lussazione avviene di solito anteriormente (95-98% dei casi) dove alla palpazione, la testa dell’omero si percepisce come scivolata sotto l’ ascella. Tuttavia, a volte può verificarsi una lussazione posteriore dove la testa dell’ omero risulta spostata dietro l’ascella. È un evento piuttosto doloroso ed il paziente si trova impossibilitato al movimento. Come bisogna agire? È importante tenere il paziente immobilizzato fino a quando il medico attuerà le manovre di riduzione necessarie, ovvero quelle manovre fisiche che occorrono per riportare in sede l’articolazione. A seconda dell’intensità del dolore (che di norma migliora dopo la riduzione) il medico può prescrive farmaci antidolorifici per rilassare i muscoli per procedere poi all’immobilizzazione dell’articolazione, per permettere un’eventuale guarigione delle strutture lesionate. Generalmente nel caso di un primo episodio di lussazione la terapia è conservativa, cioè senza ricorso all’ intervento chirurgico. Che ruolo ha la fisioterapia? Per tutti coloro che svolgono sport dove l’utilizzo dell’articolazione della spalla è predominante

(pallavolo, nuoto, tennis ecc..) o sport di contatto (calcio, rugby, ecc.) con probabilità di eventi traumatici, la parola d’ordine è PREVENZIONE, grazie ad un buon percorso di rinforzo preventivo.

Nel caso in cui invece l’evento dovesse essere già accaduto, dopo un periodo di immobilizzazione con il tutore si procede al periodo più importante di tutti, quello della riabilitazione. Successivamente occorre agire meticolosamente al rinforzo di tutte le strutture muscolari che coadiuvano la stabilità della spalla. Non esiste una riabilitazione standard bensì occorre valutare caso per caso e il tipo di lussazione.

Una fisioterapia di qualità è fondamentale per prevenire recidive e quindi evitare l’ intervento chirurgico.

Questa fase è di vitale importanza e deve essere svolta da fisioterapisti specializzati per ottenere un recupero articolare completo.

È solo in caso di persistenza dell’instabilità e con episodi sempre più frequenti che in seguito ad esami diagnostici, viene presa in considerazione la possibilità di sottoporsi a un intervento chirurgico con un chirurgo specializzato in chirurgia della spalla, per “stabilizzare” l’articolazione Anche in questo caso l’ intervento chirurgico deve essere supportato da un percorso di riabilitazione post operatorio di grande qualità.

Questo percorso è di fondamentale rilevanza per un recupero soddisfacente e deve essere svolto da fisioterapisti preparati e specializzati.

Se tutto il percorso, dalla chirurgia alla fisioterapia, verranno svolti nella maniera più corretta il paziente potrà riprendere completamente tutte le proprie attività esattamente come prima dell’infortunio.

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