La scelta della scarpa da corsa è, negli ultimi decenni, un argomento molto discusso da clinici, allenatori e atleti di qualsiasi livello.
Da anni il mercato delle scarpe cerca di adeguare i vari modelli al tipo di appoggio del piede dell’atleta.
La presenza di più tipi di scarpe ha portato a credere che esista per ogni atleta una scarpa
“corretta” e che tale utilizzo sia utile a prevenire gli infortuni.
Tali affermazioni si dividono tra consigli ben intenzionati e il miglior ritorno commerciale ma ad ogni caso, quel che è certo, è che non si basano su una prova scientifica.
Una revisione Cochrane recente di Relph et coll. (2022) ha esaminato diversi studi, tra cui, gli effetti delle scarpe sulla prevenzione degli infortuni dell’arto inferiore nei runner adulti, analizzando sistematicamente 12 studi clinici che hanno coinvolto 11.240 persone.
Al termine dello studio, hanno dedotto che fattori come lo spessore/altezza della scarpa, la densità dello strato interno («midsole» in inglese), le tecnologie di stabilità o di controllo del movimento e la scelta della scarpa in funzione del tipo di piede (per esempio antipronazione per il piede pronato o piatto (pes planus), neutra per il piede cavo (pes cavus)) NON HANNO un ruolo significativo nella prevenzione degli infortuni.
La Scarpa quindi, non è la causa degli infortuni, ma può modificare la tolleranza al carico di allenamento di un runner prima di sviluppare una patologia o un infortunio.
La strategia migliore per prevenire gli infortuni è semplicemente quantificare il carico (lo stress meccanico applicato al corpo) e la capacità di “assorbirlo” (con gli adeguati recuperi), la maggior parte degli infortuni dovuti alla corsa (circa l’80% secondo la comunità scientifica) si verificano quando cambiamo qualcosa nell’allenamento, come il volume della sessione (troppo come lunghezza), l’intensità della stessa (troppo forte) oppure il dislivello.
Un aspetto molto importante per ciò che riguarda la prevenzione degli infortuni è quindi una buona valutazione della cinematica della corsa.
Il rispetto dei tempi biologici di recupero e così degli allenamenti, la corretta esecuzione del gesto atletico e prevenzione tramite cure fisioterapiche in grado di lavorare sui disequilibri posturali e biomeccanici con la rieducazione posturale, l’osteopata abbinata ad un allenamento corretto sono e saranno sempre la soluzione migliore.
Come sapere che scarpa comprare?
In conclusione, la scarpa più appropriata per te dipenderà da diversi fattori, tra cui le tue abitudini, i tuoi obiettivi e la tua storia di infortuni e il comfort provato durante l’utilizzo.
Tieni presente, tuttavia, che le "tecnologie" promosse da chi produce e da chi vende le scarpe non sono basate sulla scienza e sono solamente delle tecniche di marketing.
Se non hai infortuni, sei soddisfatto delle tue performance e ti trovi comodo con le tue scarpe attuali, non cambiare le tue abitudini. Se invece sei alle prese con un problema, o se vuoi migliorare le tue prestazioni, provare alcuni tipi di scarpe potrebbero aiutarti, in base alla tua sensazione di comfort e ad un cambio progressivo delle calzature.
Se vuoi iniziare a correre, scegli scarpe con un alto indice di minimalismo: leggere, flessibili, sottili e senza drop o tecnologie inutili.
In questo modo svilupperai dei piedi forti e a riuscirai a ridurre il carico sulle ginocchia, dove si verificano la maggior parte degli infortuni durante la corsa.
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