Psicologia e adolescenza: perché è necessario e come agisce il supporto psicologico?
- info8674023
- 3 giorni fa
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Il mondo attuale degli adolescenti
I giovani di oggi vivono in un mondo globalizzato, una rete di interconnessioni e interdipendenze. Vestiti, informazioni, immagini, canzoni, divertimenti e mode viaggiano quasi istantaneamente in tutto il pianeta, e le forze storiche e culturali che influenzano la vita degli adolescenti spesso nascono da eventi lontani oceani.
L’adolescenza è un periodo ricco di opportunità e di rischi, in cui alcuni giovani adottano comportamenti che limitano le loro possibilità.
Oggi la ricerca è sempre più focalizzata su come aiutare i giovani a evitare le trappole che potrebbero impedire loro di realizzare il loro pieno potenziale.
L’adolescenza come momento di crescita per genitori e ragazzi
L’adolescenza offre opportunità di crescita, non solo nelle dimensioni fisiche ma anche nelle competenze cognitive e sociali, nell’autonomia, nell’autostima e nell’intimità.
Alcuni giovani hanno difficoltà a gestire tutti questi cambiamenti contemporaneamente e potrebbero aver bisogno di aiuto per superare i rischi che incontrano lungo il percorso.
Allo stesso modo in cui gli adolescenti avvertono la tensione tra la dipendenza dai genitori e il bisogno di prendere le distanze, è comune che anche i genitori provino sentimenti contrastanti.
Vogliono che i loro figli siano indipendenti, ma hanno difficoltà a lasciarli andare.
I genitori devono camminare su una linea sottile tra dare agli adolescenti sufficiente indipendenza e proteggerli da immaturi errori di giudizio.
Queste tensioni possono portare a conflitti familiari e gli stili di educazione dei figli possono influenzare il modo in cui si presentano e i loro risultati.
Un'efficace supervisione da parte dei genitori dipende da quanto gli adolescenti comunicano ai propri genitori la loro vita quotidiana e ciò può dipendere dall'ambiente che i genitori creano.

L’intervento psicologico in età adolescenziale
Nel corso del XX secolo è maturata la consapevolezza che l’adolescenza è una fase della vita che richiede un forte sostegno allo sviluppo delle competenze e all’apprendimento.
Nuovi approcci come quelli che fanno riferimento alla “Positive Psychology” (Seligman, 2002) e al “Positive Youth Development” (Benson e Saito, 2000), focalizzandosi sempre meno sul disturbo psicologico, giungono alla consapevolezza che, per vivere bene, anche gli adolescenti devono essere dotati di abilità.
L’intervento psicologico consiste nel formare l’adolescente a ottimizzare i comportamenti rispetto a ciò che può, in larga misura, dipendere dalla sua gestione e insegnarli a fronteggiare i fattori esterni sui quali non è possibile esercitare un controllo diretto.
Infatti, la psicologia adolescenziale punta sulle risorse del giovane, dà spazio all’autonomia e all’ingegno, lavora mettendo insieme idee, contributi e intuizioni di ognuno, favorendo l’assunzione di responsabilità, l’impegno e la creatività.
Gli adolescenti devono sperimentare vari punti di vista per scoprire da soli gli errori, e lo psicologo può aiutarli a individuare nuove opportunità, necessarie per costruire gradualmente la propria identità e a porsi obiettivi presenti e futuri
In questo contesto, l’adolescenza è da considerarsi come un processo dinamico, continuo, flessibile e modificabile: osservare, interrogarsi, ipotizzare nuove possibilità e soluzioni sono elementi che portano il giovane a essere sottoposto costantemente a piccoli e grandi cambiamenti, e in questo percorso uno psicologo adolescenziale può essere di grande supporto.
Bibliografia
Benson, P., Saito, R. (2000). The Scientific Foundations of Youth Development. Trends in youth development.
Seligman, M. E. (2002). Positive psychology, positive prevention, and positive therapy. Handbook of positive psychology, 2, 3-12.
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